FRAMMENTI DI STELLE    -    Nel silenzio del suo laboratorio l’Artista Claudio Caldana inizia la creazione, lavoro affascinante di tradizione secolare che si svolge ora come tanti anni fa, e che richiede grande concentrazione e  profondo senso estetico: segue attentamente tutto  l’evolversi delle fasi dalla minuziosa ricerca delle piccole tessere  di pietra, di vetro, di marmo, di ceramica mescolate con pezzetti  dorati che scorrono e si fissano  su pannelli accostandosi  in un gioco di rimandi, di linee che si ergono, si flettono, si fanno sinuose in “Intime vibrazioni” sottili, come  tracce e  steli leggeri che traducono un istinto che recupera la dimensione  primigenia del mosaico.                                                 Arte apparsa fin nell’antichità, …                                     E’ un rapporto felice di piccoli gesti  tra il suo artefice e la materia dal cui articolarsi scaturiscono esiti plastici seducenti tra “Luce e ombra”, effetti suggestivi di un intreccio delicato che poco a poco trascolora dal chiarore del giorno all’allungarsi dello scuro della notte, dove nasce un “Turbamento” impastato del rosso più acceso, più amoroso che si stempera poi nelle tonalità fredde dell’azzurro e del blu.  Le tessere fissate al pannello con un impasto naturale creano un movimento ritmico ora pacato ora frenetico, dove si alternano tinte brillanti che percorrono, riflettono l’intensità emotiva di violenti contrasti, “Gli opposti”, dagli accostamenti arditi: sono inquietudini, grida, sogni che si alzano, rimbalzano ritmicamente nel “Giallo come apertura al sole”, nella “Rapsodia in rosa”  per placarsi poi nella serenità del “Verde riequilibrante” , misura evocativa di un’atmosfera di nostalgiche fantasticherie, dove i piani si espandono nell’intensità di ogni singolo elemento, carico di uguale significato.                                                                   L’Artista Claudio Caldana ha intrapreso da sempre una sua personalissima ricerca, che non si esaurisce mai, tradotta in sintesi formale  che crea grandi composizioni  musive  ottenute mediante l’utilizzo di frammenti dai toni intimistici: è la narrazione di un’emozione riassunta in un’ originale esternazione  di schegge  di diversa natura, grandezza e forma, di  variazioni luminose  prodotte da sapiente sinfonia, quale alternarsi di elementi  lucidi, opachi, satinati, splendenti come metallo scintillante teso tra “Terra e cielo”.                                                         Una seconda pelle di minute tessere dai luminosi effetti riveste con  la musicalità del sentimento  l’ ”Omaggio alla donna”, spiccata corporeità  dall’articolata tavolozza cromatica che  ritmicamente sottolinea anche la morbida curva dell’intimità dell’ ” Attesa”: sono “sculture” musive   simili a processi evolutivi naturali ed emanano un’ ”Energia vitale” che giunge a soluzioni soggette a leggi di quella casualità consapevole che supera le  coscienti direttive dell’Artista e che “ad uno sguardo attento parlano al cuore con misteriosa verità e freschezza” .                   Per Claudio Caldana l’Arte è un gioco meraviglioso che contraddice alla serietà dell’azione programmata e poiché la libertà è il supremo valore, soltanto giocando si entra nella giostra dell’ eterna “Rinascita” che  gira, si muove, ruota su se stessa quando si ha tanta “Voglia di stelle”, quando si desidera che nella nostra stanza entrino mille “Farfalle” a Primavera, nell’ ”Armonia” di nuvole, piante, fiori, nell’incessante circolarità di “Come nasce l’Amore” che è bellezza, cura, protezione, voce per  poter sussurrare ancora una volta: ” Ma io ti aspetto”…

Marifulvia Matteazzi Alberti - critico d’Arte VICENZA: Dalla Personale presso il Polo Confortini Borgo Trento VERONA – 2016